domenica 27 novembre 2011

B-Pavilion: dalla razionalità alla complessità


La struttura, che può sembrare del tutto gestuale, è il risultato dell'incontro e della gestione di varie tecniche  che disegnano i modelli a partire da presupposti diversi.


La piattaforma principale è Rhinoceros, nel quale la prima operazione è stata la costruzione topologica della forma attraverso una rudimentale modellazione numerica. Partire da questa significa avere un totale controllo della struttura che sottende la forma, dando delle basi forti alle future trasformazioni. Il modello rigido che scaturisce può essere ammorbidito attraverso la suddivisione dei poligoni pensando ad una tassellazione triangolare. A questo punto siamo ancora di fronte ad un poliedro abbastanza "spigoloso", per cui si decide di applicargli delle trasformazioni che riescano a mantenere intatta la topologia razionale della mesh. Kangaroo, è un ottimo strumento per i modelli fisici, con il quale, progettata la maglia della mesh e creato il contesto fisico desiderato, applica mutazioni alla forma, rispettando le maglie del poliedro progettato.


Nell'ordine innestiamo il caos inserendo in una lista tutti gli edges della mesh mutata ed applicando una riduzione che, nel caso specifico, è casuale. Il tocco organico è dato nuovamente dalla suddivisione di poliedri, costruiti sugli edges rimasti, con lo strumento Tsplines. Il modello risultante, programmato quasi del tutto in Grasshopper, è parametrico e modificabile all'interno di uno stile derivato dall'aggregazione di metodi.

 

mc

sabato 19 novembre 2011

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